Secondo appuntamento di un fine settimana all'insegna del bel canto per il Coro Alpino "Monte Orsaro" ANA Sez. Parma.
Dopo il concerto per il "71° Raduno Sezionale della Sezione di Parma", domenica 16 giugno sarà la volta della nuova edizione della rassegna corale "A.N.A. Canta" nella suggestiva cornice dell'Abbazia cistercense di Morimondo alle porte di Milano.
La rassegna, organizzata dal Coro A.N.A. Gruppo Alpini Abbiategrasso e dal Gruppo Alpini di Abbiategrasso, da sempre promuove l'incontro e la conoscenza tra realtà corali A.N.A. provenienti da varie parti d'Italia, tra cui nel corso degli anni il Coro ANA di Milano, il Coro Brigata Alpina di Cadore e i Congedati del Coro della Brigata Alpina Taurinense.
All'edizione 2024 della prestigiosa rassegna parteciperanno:
- Coro A.N.A. Gruppo Alpini Abbiategrasso, diretto da Carlo Tunesi
- Coro Alpino "Monte Orsaro" ANA Sez. Parma, diretto da Stefano Bonnini
Alcuni cenni
Il Monastero di Morimondo, nome che significa “morire al mondo”, cioè "vivere da risorti", venne fondato nel 1134 a Coronate, località a circa un chilometro dall'attuale ubicazione, da monaci provenienti dal monastero cistercense di Morimond in Francia. Dopo due anni, nel 1136, si trasferirono nell’attuale luogo che fu scelto sia per la posizione elevata rispetto alla valle del Ticino che per la ricchezza delle acque e la fertilità del territorio.
L'edificio fu realizzato con mattoni in argilla e, a differenza degli edifici cistercensi tradizionali, il monastero di Morimondo è costruito su quattro livelli e si trova edificato su un avvallamento. La sua costruzione fu interrotta più volte e venne terminata solo nel 1296. Nel sedicesimo secolo venne ricostruito il chiostro, eseguito il rifacimento del portale della sacrestia, e realizzati l'affresco della "Madonna col Bambino" (attribuito al Luini) ed il coro ligneo.
L'intera struttura conserva ancor oggi la sua architettura originaria, rinascimento e barocco non hanno alterato lo stile e l'ordine del XII secolo: comprende la chiesa, il chiostro, la sala capitolare, le celle dei monaci, il refettorio e lo scriptorium (la stanza dove era organizzata ed eseguita l'opera di trascrizione dei codici, in questo caso un unicum nel mondo cistercense poiché appare, contrariamente a quanto indicato nelle normative cistercensi sulla sobrietà, interamente decorata).
Per maggiori informazioni e approfondimenti vi rimandiamo al sito della Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo.
locandina dell'evento |
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