Dopo aver dedicato i primi mesi di questo anno 2024 allo
studio di nuovi brani, riprende l’attività concertistica del Coro Alpino “Monte
Orsaro” ANA Sez. Parma con un appuntamento fissato per sabato 23 marzo, con
inizio alle ore 18:00, a Sala Baganza nell’Oratorio dell’Assunta in piazza Gramsci (mappa).
Il concerto fa parte degli eventi organizzati dalla
Sezione ANA di Parma e dal Gruppo Alpini Sala Baganza “Cav. Dante Fracassi” per
la commemorazione dell’82° anniversario dell’affondamento della nave “Galilea”.
Alcune informazioni
L’Oratorio dell’Assunta, situato all’interno della
Rocca di Sala Baganza, è stato costruito su commissione da Ferdinando di
Borbone, duca di Sala Baganza e Colorno, e dalla moglie Maria Amalia d’Asburgo
tra il 1793-1795 e al suo interno sono conservate le reliquie di Santa
Clementina martire, dono di Papa Pio VI a Ferdinando Borbone.
Maggiori informazioni sono consultabili sul sito Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli e sul sito I musei del cibo della Provincia di Parma .
Il piroscafo “Galilea” fu colpito alle 23:45 del
28 marzo del 1942 da un siluro lanciato dal sommergibile inglese HMS Proteus e si
inabissò nel giro di poche ore nelle fredde acque dello Jonio portandosi via
più di mille vite. A bordo infatti c’erano 1.329 persone, per la maggior parte
alpini del battaglione “Gemona”, alcuni ospedali da campo della Divisione
Julia, ma anche bersaglieri, carabinieri, numerosi militari in licenza, oltre a
un centinaio di marinai e una sessantina di prigionieri, tra greci e italiani.
Furono solo 279 i superstiti, 205 gli alpini. Fatalità volle che fosse il Galilea ad essere colpito, su dodici navi tra civili e militari che formavano il convoglio (fonte ANA).
Approfondimenti
Il racconto del soldato parmigiano Achille Setti, sopravvissuto all’affondamento, a don Alessandro Cavalli, arciprete di Neviano Rossi (dal sito Parma in tempo di guerra)
[Tra gli annegati c'è anche il nipote del sacerdote, Giulio Cavalli, alpino classe 1924, inquadrato nel Battaglione Gemona, come la maggior parte dei membri a bordo della nave. Don Cavalli raccoglie la testimonianza di Setti, cercando di ricostruire la morte del nipote e del restante gruppi di cornigliesi che era con lui.]
Il racconto dell’alpino Bruno Galet del battaglione
“Gemona”, uno dei pochi superstiti del Galilea (dal sito ANA)
La storia dell'affondamento della nave Galilea: salpata
dalla Grecia non arrivò mai a Bari
Maggiori informazioni sono consultabili sul sito Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli e sul sito I musei del cibo della Provincia di Parma .
Furono solo 279 i superstiti, 205 gli alpini. Fatalità volle che fosse il Galilea ad essere colpito, su dodici navi tra civili e militari che formavano il convoglio (fonte ANA).
Il racconto del soldato parmigiano Achille Setti, sopravvissuto all’affondamento, a don Alessandro Cavalli, arciprete di Neviano Rossi (dal sito Parma in tempo di guerra)
[Tra gli annegati c'è anche il nipote del sacerdote, Giulio Cavalli, alpino classe 1924, inquadrato nel Battaglione Gemona, come la maggior parte dei membri a bordo della nave. Don Cavalli raccoglie la testimonianza di Setti, cercando di ricostruire la morte del nipote e del restante gruppi di cornigliesi che era con lui.]
locandina del concerto |